Buon anno a tutti i tifosi del Carpi !!!
Si è appena concluso un 2021 difficile da dimenticare, per tanti motivi, ma davvero ricco di emozioni. In queste poche righe, vorrei riassumere questi primi passi di un nuovo percorso insieme, caratterizzato da una prima fase febbrile ed emergenziale, che ora deve lasciare spazio alla programmazione del nostro futuro. Quattro mesi fa mi sono buttato in questa avventura con l’entusiasmo di un ragazzino ma al contempo la responsabilità di non poter lasciar sparire il calcio nella nostra Città. Una sfida, da tanti (addetti ai lavori e non) considerata una follia, che grazie grazie all’affetto e al supporto costante dei miei figli, di collaboratori fidati e dei tifosi, considero vinta.
Sul campo avremmo dovuto e forse potuto racimolare qualcosa in più, in termini di punti e risultati. Tuttavia siamo ancora all’inizio di un percorso nuovo che, ancora oggi, rimane lastricato di tanti, troppi ostacoli. I miei calciatori e i componenti dello staff, hanno sempre accettato di allenarsi e lavorare in condizioni precarie, senza mai proferire una sola parola. Ragazzi e Uomini per bene, veri professionisti che sono certo, se messi nella condizione migliore di poter performare, possano darci tante soddisfazioni.
Sento forte la responsabilità di essere al timone di una squadra che deve e vuole essere protagonista. Non perchè la storia recente abbia portato i nostri colori a calcare i più suggestivi campi d’Italia, bensì perchè amo questa maglia e mi emoziono ogni singola volta che la vedo scendere sul rettangolo verde. Lo meritano i tifosi un Carpi forte: uomini e donne che hanno accolto e supportato, finendo per emozionarmi ogni qual volta sento i loro cori, uno in particolare, non facendoci mai mancare calore e supporto e di fatto annullando sempre il fattore campo per i nostri avversari.
Fra poche settimane dovremmo finalmente poter entrare nel nostro Stadio “Cabassi”. Vederlo in uno stato di totale abbandono, quest’estate come ora, rappresenta una ferita aperta e dolorosa per me e per tutti quelli che hanno sempre amato questo impianto, gioendo e soffrendo all’interno di esso. Deve, nel più breve tempo possibile, tornare ad essere la casa dei carpigiani: un luogo gradevole, curato e sempre pronto ad accogliere non solo atleti ed addetti ai lavori ma anche chiunque voglia godersi un pomeriggio di spensieratezza ed emozioni. Sogno un “Cabassi” pieno un domani, con i nostri due colori a sovrastare tutto e tutti. In questo senso la sfida che lancio è quella di portare le nove generazioni, e più in generale quella parte di Città che non ha mai provato l’esperienza di seguire il Carpi, ad amare questa maglia, con orgoglio e senso di appartenenza. Se lavoreremo sodo e sapremo coinvolgere tutti, sono certo non si tratti di un’utopia. Tante sono le sfide che ci attendono, ma se saremo uniti sono certo che potremmo scrivere pagine importanti della storia di questi gloriosi colori.
Ah, dimenticavo il coro che riesce sempre ad emozionarmi: “Che bello è, quando esco di casa… per andare allo Stadio… a tifare il mio Carpi“!
Ancora tanti auguri a tutti!
Claudio Lazzaretti